Il Tariffario dell’Ordine degli Psicologi prevedeva che venisse applicata una tariffa compresa tra i 40 e i 140 euro per una seduta di Psicoterapia.
A seguito della liberalizzazione, introdotta dal Decreto Bersani (4 luglio 2006, n. 223, coordinato con la legge di conversione 4 agosto 2006, n. 248), le tariffe minime e massime sono state abolite, anche se rimane valido il principio che il costo della prestazione professionale non può non essere aderente, comunque, ai criteri di decoro, dignità e professionalità, che caratterizzano una professione liberale. Il Professionista può richiedere la somma che ritiene più consona e questo dipende molto, oggi più che mai, anche dalle possibilità economiche della persona (coppia o famiglia) che richiede l’intervento.
Alcuni hanno dichiarato che le persone possono facilmente pensare che, se pagano meno la prestazione offerta dallo psicoterapeuta, questa valga poco, forse in linea con la credenza popolare che il costo sia proporzionale alla bravura. Altri hanno invece valorizzato l’importanza di consentire ad un maggior numero di persone la possibilità di rivolgersi in caso di bisogno ad uno psicologo, senza dover farsi carico di ingenti impegni economici.
Questa seconda opinione è quella a cui mi sento più affine, ritenendo che il costo della seduta, nei limiti del rispetto della professione svolta, debba essere quanto più possibile sostenibile per il paziente.
