Lo shopping compulsivo o “compulsive buying” è una forma patologica caratterizzata da preoccupazioni e impulsi intrusivi e ricorrenti rivolti alla ricerca e all’acquisto eccessivo di beni spesso superflui o di valore superiore alla propria disponibilità economica.Lo shopping impegna la persona per un tempo superiore a quello preventivato e comporta una grave compromissione del funzionamento sociale e lavorativo ma viene perseguita nonostante le conseguenze negative (sentimenti di colpa e vergogna, problemi familiari, problemi economici).A differenza delle comuni attività di acquisto che possono rappresentare un momento di condivisione con il partner o gli amici, lo shopping patologico è un’attività che viene svolta prevalentemente da soli, una sorta di piacere privato.
E’ un disagio psicologico caratterizzato da una tendenza a manifestare vere e proprie “crisi di acquisto”. Le persone che vivono lo SC inizialmente comprano per il piacere di comprare proprio quell’oggetto, poi invece,vivono in uno stato di tensione crescente e con un impulso irrefrenabile all’acquisto anche in presenza di impossibilità economica. L’atto dell’acquisto provoca un senso di “riempimento”, si ha un sollievo che però è di breve durata e il senso di vuoto ricompare presto. La spinta compulsava si fa nuovamente forte e la persona torna ad acquistare senza controllo o con un controllo inadeguato. L’azione viene vissuta come liberatoria ma subito dopo compare il senso di colpa e di perdita della propria capacità di controllo.
Nello shopping compulsivo non si va per i negozi ad acquistare oggetti necessari ma si prediligono oggetti, magari inutili e si ha sempre una ragione valida per comprare. Ci si convince che quell’oggetto è un affare e si ha la sensazione che se non lo si acquista ci si potrebbe pentire in seguito.
Il comprare in maniera compulsava ha uno scopo: alleviare l’ansia, ritrovare una propria sicurezza, aumentare la stima di se stessi.
Ci sono alcuni segnali a cui bisogna dare attenzione:
- il denaro speso è eccessivo rispetto alle proprie reali possibilità economiche;
- gli acquisti si ripetono più volte nell’arco della settimana;
- spesso, una volta comprato l’oggetto diventa poco interessante e viene regalato, messo da parte o buttato. Ciò che conta è solo possedere qualcosa di nuovo;
- il mancato acquisto crea pesanti crisi di ansia e frustrazione;
- la dedizione alle spese rappresenta un comportamento nuovo rispetto al passato.
La scelta degli articoli da acquistare spesso risponde ad un bisogno, più o meno cosciente, di costruire dall’esterno la propria identità, attraverso la “proprietà” di alcuni oggetti, individualmente o socialmente considerati come l’espressione di qualche qualità positiva e vincente. Le donne sembrano maggiormente propense a comprare vestiti, oggetti e strumenti di bellezza; anche gli uomini acquistano prodotti legati alla cura del corpo ma sembrano ancora più propensi a cercare prestigio sociale attraverso automobili o strumenti altamente tecnologici come ad esempio computer, impianti audio e video etc.
I più esposti sono le persone che si sentono sole, con scarsa autostima, insoddisfatte, personalità narcisistiche o istrioniche. Ne può essere coinvolto chi è sempre alla ricerca di qualcosa di originale, chi vive un gusto particolare nel rinnovare continuamente il proprio guardaroba. Gli acquisti compulsavi possono essere più frequenti specialmente quando si sta attraversando un momento difficile, ansia e depressione possono accompagnare lo SC. Le più colpite sono soprattutto le donne con un buon livello socio-culturale. La maggior parte di loro sono poco mature, mancano di una buona progettualità, hanno difficoltà nel pianificare. Per questo spesso si trovano con grossi problemi finanziari.
Molte di queste persone vivono con la convinzione che eventi esterni possano risolvere i propri problemi ma i veri cambiamenti sono quelli interiori ed è difficile che un evento esterno possa provocare un miglioramento profondo della nostra identità.
E’ fondamentale invece avere la sensazione di bastare a se stesse, sentirsi in grado di provvedere autonomamente al proprio benessere.
Tuttavia non sempre chi spende in maniera compulsava è una persona fragile, talvolta può accadere che ritratti al contrario di persone molto rigide quasi granitiche che si oppongono alle responsabilità, resistono ai cambiamenti, immobilizzano la propria crescita e il conseguimento di una maturità.
Comunque il tipico compratore compulsivo è attivo già da adolescente ma non riconosce il problema. Si tratta di persone costantemente alla ricerca di consensi quando comprano regali è come se comprassero amore e potere.
L’organizzazione della personalità sottesa tale disturbo, in base al livello di gravità, può essere di diversa natura. Ogni caso è un caso da accogliere in modo unico. L’intervento terapeutico è complesso ma può dare buoni risultati. Sotto questo disturbo c’è un dolore, la bassa autostima e la mancanza di rispetto di sé una storia che chiede di essere risignificata.